Care amiche come sono andate le vostre vacanze?
Le mie benissimo: riposo alternato a zingarate in moto, così mio marito chiama le nostre gite decise all’ultimo secondo.
Vi voglio raccontare l’ultima zingarata.
Dopo qualche giorno nella pace della nostra casa di campagna sulle colline di fronte a Orvieto, abbiamo deciso di andare a fare una sortita culinaria a Rivodutri, il buon cibo è spesso una delle prerogative delle nostre vacanze.
Ma perché a Rivodutri?
Dove mangiare a Rivodutri
Perché in questo ridente paesino dell’alto Lazio ad un’ora e mezza da Orvieto si trova il ristorante stellato La trota.
Grande proposta di pesci d’acqua dolce, che devo dirvi la verità non mi facevano impazzire, ma che cucinati con maestria mi hanno fatto ricredere su questo tipo di pescato.
Il pesce è tutto catturato in zona, ricca di sorgenti, quelle di Santa Susanna sono tra le più grandi d’Europa con una portata di 5000 litri al secondo, le acque sono cristalline.
I fratelli Serva hanno portato avanti la tradizione di famiglia, arricchendo il menù con rivisitazioni d’alta cucina.
Carpa in crosta di semi di papavero, la zuppa di tinca, la zita ripiena, il filetto di trota sono alcuni degli eccellenti piatti proposti accompagnati da una grande scelta di vini e da un’accoglienza degna di questo nome.
Divertente a fine serata il test sul riconoscimento di alcuni prodotti vegetali trasformati in gelato.
Per potere mangiare e degustare anche gli ottimi vini abbiamo deciso di pernottare a Poggio Bustone, a pochi chilometri dal ristorante e con una vista mozzafiato.
Sazi e felici siamo ripartiti il giorno dopo, godendo dello spettacolo della natura e dell’Appennino centrale.
Vi consiglio di provarlo, magari approfittando di un’occasione particolare: un compleanno, un anniversario, un evento da festeggiare. Sono sicura che rimarrete pienamente soddisfatti come lo siamo noi.