L’8 marzo è la festa della donna.
Credo che fino a quando piangeremo la morte di una singola donna per mano dell’uomo che diceva di amarla non ci sarà nulla da festeggiare.
Le statistiche dicono che in Italia viene uccisa una donna ogni 72 ore. Un numero enorme e ad aggiungere orrore ai dati statistici è la natura degli omicidi.
Tutti commessi da uomini che non hanno accettato la fine della relazione sentimentale, uomini che considerano le donne con le quali hanno avuto relazioni più o meno lunghe, una loro proprietà.
Ma come diceva uno slogan femminista: io sono mia e per essere ancora più chiara, io non sono tua.
Fino a quando ci sarà una singola donna uccisa per mano di un uomo non ci sarà libertà.
Se dovessi scrivere una lettera d’amore al compagno di vita scriverei:
Ti amo perché sono libera di sceglierti,
ti amo perché mi fai battere forte il cuore,
ti amo perché mi fai ridere,
ti amo perché non interferisci nelle mie scelte,
ti amo perché quando bisticciamo sai chiedere scusa,
ti amo per la tua gentilezza,
ti amo per le cose in cui credi,
ti amo perché ami che io sia diversa da te,
ma non posso amarti se smetto di amarti,
non posso amarti perché tu lo vuoi,
non posso amarti se tu mi deludi,
non posso amarti se pensi di possedermi,
non posso amarti se non mi rispetti,
io non sono tua.
Cara amiche, ragazze, donne non accettate catene e lucchetti, l’amore è libero come una colomba che vola.