Se parliamo di anoressia lo stereotipo che ci viene in mente è quello di giovani donne, adolescenti, carine che iniziano a soffrire di questo disturbo dell’alimentazione per motivi molteplici, è difficile fare questa associazione con donne mature di 40, 50 anni e anche oltre.
Il fenomeno di donne mature anoressiche sta crescendo tanto da essere arrivato a 3 per cento (dalla ricerca di UCL), ma considerando che le persone adulte che soffrono di anoressia tendono a nascondere la malattia e non si rivolgono a centri per i disturbi alimentari, il numero è sicuramente sottostimato.
Uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Eating Disorders ha rivelato che circa il 13% di donne sopra i 50 anni manifestano i sintomi di disturbi dell’alimentazione. Percentuale più alta di quella del cancro al seno che colpisce il 12% delle donne.
Quali sono le cause dei disturbi dell’alimentazione nelle donne adulte?
Le principali cause che portano all’anoressia in età adulta sono gli stress emotivi come il divorzio, la perdita di un genitore, problemi a lavoro, ma anche la crescente pressione sulle donne a essere magre.
“La pressione sulle donne adulte a equiparare la magrezza con l’essere attraenti è aumentata negli ultimi anni, quattro donne su cinque hanno riferito di essere insoddisfatte per il loro aspetto”, dice la dottoressa Shepphird, , specialista in psicologia clinica e disturbi alimentari a Los Angeles e autrice di 100 domande e risposte sull’anoressia nervosa ”Sempre più donne oggi sentono di non essere di “successo”come donne se non sono magre, il che porta a un aumento del comportamento alimentare disordinato“.
C’è una forte associazione tra l’importanza dell’apparenza e dell’insoddisfazione del corpo e l’alimentazione disordinata. Più alta è l’importanza attribuita all’aspetto, maggiore è il livello di insoddisfazione del corpo.
Molte delle donne intervistate nei vari studi a livello mondiale dichiarano di avere iniziato a controllare il peso dopo un grande trauma emotivo e di essere state oggetto di complimenti dopo la perdita di peso, cosa che le ha portate a continuare a assumere un’alimentazione carente fino a diventare patologica.
Un terzo delle donne che soffrono di anoressia in età adulta riesce a curarsi, un terzo vive una vita da malata e un terzo non ce la fa a sopravvivere perché il fisico della persona adulta è meno resistente di quello giovane.
Tutte noi donne dovremmo accettarci per quello che siamo a prescindere dal peso e dalla taglia e non farci stritolare dai canoni estetici imposti dai media. Uno degli hashtag che uso sempre nel mio profilo Instagram è #BellaCosiComeSei come incitamento ad apprezzare la nostra soggettiva bellezza con qualsiasi peso.